(Not) About Me
Key Facts
What you need to understand
Status Quo
Consulenti, formatori, coach e derivati: tutto ciò che il mondo business e management ha avuto fino a oggi come figure di supporto. Figure che nonostante la loro sovrapposizione, a volte indeterminatezza, mutuazione e non di rado improvvisazione hanno rappresentato le uniche opzioni e gli unici indirizzi possibili per manager e organizzazioni nei momenti di esigenza – e non solo. Ora non è più così.

NOT
l’ executive philosophy NON è:
Una serie di letture suggestive per i manager
La storia della filosofia liceale portata in azienda
L’accademismo distante dalla gestione e dal business
Un simposio sui principi etici aziendali
La banalizzazione del: “mah, sai, la filosofia aiuta a risolvere i problemi, ad aprire la mente…”
L’indefinita e innocua consulenza filosofica o counseling filosofico
Una soft skill e nemmeno una skill, poiché non sufficienti, adeguate, alle sfide contemporanee e future
Un modaiolo e riconfezionato percorso di sviluppo personale
Fuffa o ‘psycho-bubble’
Intrattenimento vestito da filosofia. Un vestito sotto il quale si trova un percorso motivazionale, la consulenza, il tema della comunicazione o del linguaggio, la formazione o il coaching
l’ executive philosopher
Daniele è il primo Executive Philosopher a livello internazionale. È stato il primo a realizzare in modo organico e strutturato una corrispondenza tra la filosofia e la dimensione manageriale e organizzativa. Colui che ha pensato e formalizzato questa nuova figura professionale definendone l’orizzonte di riferimento – l’executive philosophy – le premesse, i problemi specifici che tratta, una metodologia propria e degli strumenti operativi propri.
Elementi che specificano la chiara e netta distinzione tra un executive philosopher e le altre figure classiche di supporto a manager e organizzazioni.


Una figura filosofica specifica per il mondo business e management come non ve ne erano.
Un executive philosopher non utilizza il termine ‘filosofia’ in modo inappropriato o come aggiunta a qualcos’altro oppure a ciò che si fa o si è, come accade per alcuni consulenti, formatori o esperti di varia natura. Questo perché l’executive philosophy non è un semplice argomento tra gli argomenti o tema tra i temi, ma una disciplina a sé.
L’executive philosopher è, in qualche modo, un’espressione della Filosofia come Strumento per eccellenza, della Filosofia che si fa figura professionale incontrando il business e il management, con criterio, rigore, struttura, technai applicabili, risultati e possibilità fino a ora inesplorate.
Per questo, un executive philosopher, non è anche un consulente, formatore o coach, e viceversa.
Un executive philosopher è un executive philosopher: a new breed.
Questo il duplice senso dell’Executive(s) Philosophy:
- Filosofia che si fa realtà, che cala nella realtà e la trasforma.
- Filosofia per gli executive e coloro che vogliono diventarlo.